Un cuore in fiamme a zero gradi

Opera per voce narrante e orchestra
 

Testo di Annalisa Vandelli
Musiche di Paolo Molinari
Da un’idea di Michela Tintoni

Voce recitante: Ivana Monti

Orchestra Oro del Reno Senior: Simona Cavuoto primo violino, Alessandro Bonetti secondo violino, Laura Garuti viola, Tiziano Guerzoni violoncello, Lucio Corenzi contrabbasso, Devis Mariotti flauto, Alessio Gentilini oboe e corno inglese, Angelo Baselli clarinetto e clarinetto basso, Mariachiara Bignozzi fagotto, Federico Fantozzi corno, Mario Gigliotti tromba, Giancarlo Galli trombone, Lorenzo Amoroso percussioni, Anna Palumbo percussioni africane.

Direttrice d’orchestra: Michela Tintoni

“A uno a uno io vi cavo fuori, ve lo giuro”
è un leitmotiv dell’opera.
A uno a uno desideriamo dare del tu fino a diventare un noi.

Michela Tintoni ha messo insieme Annalisa Vandelli e Paolo Molinari nell’impresa di scrivere quest’Opera. Abbiamo lavorato via internet sotto il suo costante coordinamento. Ci siamo conosciuti, emozionati, abbiamo dibattuto e lentamente siamo cresciuti insieme, fino ad incontrarci qui, al Castello, pochi giorni fa.
Rita Costi intanto preparava con forza le basi per mettere a terra le nostre ali ed Egidio Rosi a rinforzare.

La grande sfida, sin dalla idea primigenia di Un cuore in fiamme a zero gradi, è risultata evidente: creare relazioni forti tra testo e musica in un impasto unico e originale di stili differenti. La presenza di elementi drammaturgici estremamente diversificati nella loro dimensione spazio-tempo ha richiesto una profonda riflessione riguardo la scelta dello stile compositivo. Per analogia anche la partitura musicale ha messo l’accento e posto in forte evidenza l’idea di contrasto dialettico tra musica/testo/forma e restituito così una sinergia indissolubile fra parole e suoni in un gioco continuo di luci ed ombre. Se Annalisa ha utilizzato registri letterari diversificati così Paolo ha colto l’impresa di comporre la musica attraversando stilemi differenti e apparentemente molto distanti tra loro, in quanto circoscritti ad ambiti ed epoche storiche ben precise. Gli elementi tematici si fondono così attraverso richiami dialettici a distanza, durante tutto il divenire drammaturgico dell’Opera, suddivisa in quadri. Si creano delle arcate tensive e distensive all’interno della macroforma. Le idee tematiche vengono continuamente riprese e ricontestualizzate sotto nuove vesti, nel loro essere. Fino a percepire una unità di senso e di suono in un amalgama che ci sembra il medesimo vivere sotto traccia di ogni giorno, degli incontri di ogni giorno. Uno a uno, diversi e unici, siamo qui oggi per diventare uno, attraverso l’arte. Perché l’arte tiene insieme e il nostro tempo ha bisogno di persone che siano tenute insieme, che il distanziamento sociale non si faccia sempre più interiore a rodere fino l’anima, ovvero ciò che intimamente ci unisce.
Raccontiamo e ci riconquistiamo spazi d’infinito per quadri impressionisti e intimi, attraverso un legante sottile che spariglia il luogo e il tempo, alla riscoperta della natura, anche umana: dal roboante epico di Pitagora fino al minimale di un pettirosso, la creatura che mostra il suo cuore in fiamme nonostante intorno ci siano zero gradi. Per noi la nobiltà dell’essere nel cuore dell’essere.
Questa Opera è nata per fare quello che gli artisti devono tentare in alcuni momenti storici, ovvero catturare con parole e musica lo scorrere di vita silente, oscurato nel buio dell’incertezza, della paura, per condividerlo e offrire una chiave di sopravvivenza, anzi di “vivenza”. Lo abbiamo fatto per primi noi tre, scoprendoci un insieme.
Pitagora vince una battaglia impossibile grazie a un esercito di flauti. Il racconto inizia da lì e continua alla ricerca di quell’armonia che salva nel nostro quotidiano come un trovar tracce a cui ancorare la speranza e la crescita interiore. L’arte e il circostante sono una questione di vita o di morte.

L’Opera è stata realizzata con il supporto di:
Comune di Fiorano Modenese
Kerakoll
Emilceramica
e al contributo di tutti i sostenitori che hanno partecipato alla campagna crowdfunding

Pubbliche relazioni e organizzazione: Rita Costi

Organizzazione: Egidio Rosi
Organizzazione Castello: Stefania Spaggiari

 

Castello di Spezzano (Fiorano Modenese)

Prima e replica, 4 e 5 settembre 2021
Fotografie di Melissa Iannace e Lavinia MaNi Photo

Alba, 5 settembre 2021
Fotografie di Lavinia MaNi Photo

Prove aperte, 5 settembre 2021
Fotografie di Lavinia MaNi Photo

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Libro curato da Tipolito Salvioli