Il centro territoriale Mammut di Scampia presenta la nuova rivista di ricerca, di arti e pedagogie.

Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto molti doni, perciò cerchiamo di restituirne una piccola parte agli amici vecchi e nuovi del Mammut. Dalle ricerche e dalle azioni messe in campo da maestri e educatori, nasce il primo numero de L’A.PE, tentativo di letto scrittura del presente, al di là del monopensiero, di vittimismi e sudditanze. 
Il 30 dicembre alle 17,30 ne faremo una pubblica presentazione attraverso la diretta Fb dalla pagina del Centro Territoriale Mammut. Intanto per chi vuole riceverne una copia (gratuita)  in formato digitale può scrivere a 
mammut.napoli@gmail.com 

Buona lettura a tutti. 
 

Questa rivista è un sogno che prende corpo.
Il primo numero de L’APE è stato il collante di un gruppo e di una metodologia di cooperazione che esisteva da tempo ma che è andato irrobustendosi e crescendo a partire dal marzo scorso.  La tensione di scrittura collettiva rivolta a nutrire il gruppo, era già nata con la consapevolezza di quanto importante fosse farsi politica, arrivare anche lontano, a chi del gruppo non faceva parte.  
Vita, è l’altra parola che pensiamo sia fondamentale più che mai in questo momento. Anche in una rivista, perché la vera impresa titanica di oggi consiste nel far ritornare eros e tensione di vita prevalenti in un mondo (del pensiero prima di tutto) dove a fare tendenza è invece il thanatos. Volontà di dominio e attrazione irresistibile per qualsiasi cosa abbia a che fare con la distruzione occupano la piazza del mondo da molto più tempo di questa emergenza sanitaria.
20 anni fa tentammo di riprendere una piazza (piazza Giovanni Paolo II di Scampia)  considerata piazza della droga e del male e per questo evitata da tutti. Tentammo di recuperarla a partire dall’immaginario. Con l’A.PE parte il nuovo tentativo di recuperare uno spazio pubblico, che questa volta è la piazza di cui parlavamo prima, quella attualmente occupata dall’attrazione per il thanatos e la volontà di dominio.
Sappiamo che stavolta l’impresa è di tutt’altra portata, ma ci tuffiamo con l’entusiasmo di chi sa che di più bello della Vita non c’è niente. Partendo ancora una volta dall’immaginario e dall’amicizia di chi è in cerca con onestà e gaiezza.

Uscito il primo numero de L’A.PE

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