Casciana terme Lari (PI), dal 14 al 31 luglio 2022
Esposizione mostra Per puro splendore

Nell’ambito di Collinarea – Festival del suono 2022, che raggiunge la sua 24° edizione, verranno esposte le fotografie di Annalisa Vandelli. Alcune gigantografie sono sonorizzate dal sound designer Mirco Mencacci che così commenta: “Guardare, non sempre è vedere. Ascoltare, non sempre è sentire. Poter dare un suono a un’immagine è come poter nuotare liberi dentro la sua anima”.


Martedì 26 luglio 2022 alle 18, presso il Castello del Vicario di Lari si terrà l’iniziativa Il Partigiano di Cevoli, a cura di Renzo Sabatini.

Il racconto della partecipazione alla Resistenza partigiana di Aladino Sabatini, nato a Lari nel 1920.

Ingresso gratuito

A oltre 100 anni dalla nascita ricordiamo Aladino Sabatini, nato nel 1920 a Lari, nella frazione di Cevoli, in una famiglia di contadini, terzo di sei figli dai nomi altrettanto fantasiosi. Rientrato presto dalla campagna di Russia per un inizio di congelamento ai piedi, catturato dai nazisti dopo l’8 settembre 1943 e scampato a fatica alla deportazione in Germania, Aladino si unì presto alle formazioni garibaldine e prese parte attiva alla Resistenza come partigiano combattente, partecipando alla liberazione di Firenze.

La sua storia è stata fissata nel racconto: La Resistenza tradita, pubblicato nel novembre 2016 dalla rivista “A”, accolto da critiche favorevoli e dall’invito ad utilizzarlo come strumento per una didattica dell’antifascismo nelle scuole.
Con questa iniziativa quel racconto viene riproposto in forma teatrale, per ricordare la figura di uno dei tanti che, partecipando alla Resistenza, ci hanno consentito di vivere in un paese liberato dalla dittatura fascista e dalla guerra.

Ore 18
Lettura del racconto: La Resistenza tradita di Renzo Sabatini
Legge: Paolo Maddonni

Ore 20
Concerto dedicato al ricordo di Aladino Sabatini dai suoi nipoti musicisti
Daniele Sabatini (violino)
Marco Sabatini (viola)
Simone Rugani (pianoforte)

Lari è stata scelta come “borgo del suono, insieme al suo territorio, per la sua naturale bellezza, la sua posizione geografica, per i suoi spazi intimi acustici e silenziosi. Abbiamo scelto di non amplificare gli strumenti acustici e di amplificare esclusivamente gli strumenti elettronici per restituire la massima qualità. Il borgo è stato cablato interamente in fibra per poter condividere in tempo reale gli spazi scenici dislocati il castello dei Vicari, la piazza centrale, il giardino comunale, la chiesa, il teatro e lo studio di registrazione.”

Relazioni esterne e Organizzazione a cura di Roberta Pè (328 0758407)

Collinarea – Festival del suono

Post navigation